Parma: Fiaccolata, in centinaia contro le mazzette

LA REPUBBLICA

Fiaccolata, in centinaia contro le mazzette
“Via i manifesti ‘Parma un modo di vivere’”

Un migliaio di persone, secondo la Questura, ha sfilato contro la corruzione in Comune. Corteo promosso dal Popolo viola e da Libera. Nessuna bandiera di partito, cori di “dimissioni” e una richiesta: “Togliete lo slogan pubblicitario dalle strade della città”

di MARCO SEVERO

Una richiesta, nuova, sotto il palazzo del Comune: “Togliete i manifesti con la scritta ‘Parma un modo di vivere’, la corruzione non è un modo di vivere”. Applauso forte, il più forte della serata. Sono le 22.30 e la fiaccolata contro le mazzette in Comune è giunta in piazza Garibaldi. L’ha organizzata il Popolo viola, l’ha animata soprattutto l’associazione antimafia Libera col suo leader per Parma Giuseppe La Pietra. E’ lui ad arringare i manifestanti, “legalità” è il suo leitmotiv: “Una volta confermate le accuse, gli arrestati restituiscano i soldi sottratti e gli amministratori ripristino la legalità”. Le candeline ondeggiano e una voce dal pubblico sale: “A casa!”.

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Era partita da piazzale Santa croce la fiaccolata anti-corruzione, promossa a seguito degli arresti di San Giovanni. Alle 21,30 il corteo aveva mosso per via D’Azeglio composto – secondo la questura – “da un migliaio di persone”. Un poco sfilacciata e “molto civile”, secondo il consigliere Pd Giuseppe Massari, la linea di luci provava a rischiarare la notte di Parma. Presenti i vertici del Pd e della Cgil, con Lorenza Dodi e Patrizia Maestri. Ben visibili anche i movimenti, i “soliti centri sociali” come qualcuno li liquida in questi giorni. Protagonisti però soprattutto loro, i cinquantenni e sessantenni oltre ai genitori con i bimbi nel passeggino: la società civile.

A metà percorso ecco le pentole percosse dai mestoli, come già martedì. Un coro “dimissioni dimissioni” scalda l’atmosfera mentre si nota l’assenza di bandiere di partito: “Preferiamo distinguerci da altre manifestazioni” aveva confidato giorni fa un consigliere Pd. In testa al corteo stanno i ragazzi di Libera in maglietta rossa e striscione “Corrotti”. Uno spezzone, molto vivace, è dedicato ai “tagli nel sociale e alle politiche per i disabili”. Un uomo legge i cartelli e dice fulminante: “Ci si sono fatti il giardino di casa”.

In piazza Garibaldi, infine, il torpedone sfila davanti ai bar e si fa sentire. Qualcuno teme che “siamo pochi” e dice “mi aspettavo tutta la città”. Risposta: “Non è vero, è solo un corteo tranquillo e diverso”. D’accordo anche la questura che al termine dirà: “Un migliaio di partecipanti”. Tra i presenti spunta Cristina Quintavalla “pasionaria” delle proteste 1975 contro lo scandalo edilizio. Poi ecco La Pietra al microfono: “Vignali chiarisca una buona volta quali fossero i suoi legami con gli arrestati”. Quindi la richiesta nuova: “Tolga i manifesti dalle strade”. Mercoledì prevista nuova contestazione: per l’amministrazione cittadina un modo di vivacchiare.

(08 luglio 2011)

 

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