Milanese, sì della Giunta ai magistrati “Acquisire tabulati e cassette sicurezza”

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Milanese, sì della Giunta ai magistrati “Acquisire tabulati e cassette sicurezza”

Sì unanime alla richiesta dei magistrati napoletani. A maggioranza decisa la proroga al 16 settembre dei termini per il parere sull’autorizzazione all’arresto nei confronti del deputato Pdl. Contrari Pd e Idv: “Si poteva decidere entro la settimana”

 

ROMA – La Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera dei deputati ha espresso un sì unanime alla richiesta dei magistrati napoletani di acquisire i tabulati telefonici e le cassette di sicurezza di Marco Milanese 1. In questo momento il deputato del Pdl è in Giunta per essere ascoltato sulla vicenda che lo riguarda.

A maggioranza l’organismo parlamentare ha deciso la proroga fino al 16 settembre dei termini per formulare il parere per l’Aula sulla richiesta di autorizzazione all’arresto nei confronti del deputato Pdl. A favore della proroga hanno votato anche l’Udc e il presidente della Giunta, Pierluigi Castagnetti.

Contrari invece Pd e Idv, secondo i quali c’era tutto il tempo per esprimersi sulla richiesta di arresto di Milanese entro la pausa estiva. “Ce l’avremmo fatta a lavorare per dare un parere in giunta entro questa settimana in modo da votarlo in aula entro martedì 2 agosto”, ha spiegato la capogruppo dei democratici in giunta, Marilena Samperi. Sulla stessa linea l’Idv Federico Palomba: “Eravamo disposti a lavorare tutta la settimana. Prima di chiedere una proroga avremmo dovuto almeno lavorare fino all’ultimo giorno utile”. Il dipietrista inoltre ha sottolineato come ieri il capogruppo del Pdl in Giunta, Maurizio Paniz, aveva detto che non avrebbero appoggiato una richiesta di proroga, invece oggi hanno detto sì. E’ evidente che hannno problemi interni ma questi problemi non interessano agli italiani”.

La Giunta ha invece detto no, a maggioranza, all’acquisizione delle intercettazioni di Denis Verdini chiamato in causa nell’inchiesta del G8. Verdini, anche ieri, si era espresso a favore dell’acquisizione della documentazione telefonica che lo riguarda.

In un’intervista a Repubblica 2 Milanese ha chiesto di poter fare chiarezza in tempi rapidi: “Non sono un delinquente. Il processo lo voglio al più presto: perché è lì che risulterò innocente”, dice il deputato del Pdl. Quanto alle notizie emerse sulla casa divisa con il ministro Giulio Tremonti, Milanese spiega: “Cosa c’entra parlare di soldi in nero? Il ministro era mio ospite e mi pagava una parte dell’affitto in contanti. Poichè è la verità, e non c’è niente di male, io l’ho detto”.

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