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TANGENTI ALL’AMIAT DI TORINO: CONDANNATI DIRIGENTI DELLA VM PRESS

TANGENTI ALL’AMIAT DI TORINO: CONDANNATI DIRIGENTI DELLA VM PRESS

E i “SIGNORI ROSSI” si manifestano davanti al Tribunale con una performance contro la corruzione

Intanto la notizia della sentenza al processo sulle tangenti all’Amiat: condannati a 21 mesi (e interdizione dalla pubblica amministrazione) per tentata corruzione Malaspina e Succio, dirigenti della VM Press, la ditta di Alessandria che ha tentato di piazzare un macchinario da oltre 4 mln di euro che alla città di Torino non serviva. Sanzione da 78mila euro e 5mila euro di risarcimento per danni morali a Raphael Rossi.

Un anno e mezzo fa aveva già patteggiato 1 anno l’ex presidente Giordano.
Assoluzioni invece per la turbativa d’asta imputata ai politici valdostani. Assolto anche il dirigente Amiat Gallo e il direttore VM Press Gonnella.

Questa mattina, giorno dell’ultima udienza del processo, si è svolto l’evento simbolico “Mi manifesto!”, per manifestare contro la corruzione e per manifestarsi, cioè uscire allo scoperto, mettere in azione cittadini onesti che pretendono istituzioni etiche e trasparenti.
Quasi un centinaio persone alle 8 di mattina, per molti prima del lavoro, per altri a seguito di una sveglia forzata. Oltre 50 vestiti di rosso e quasi altrettanti in “borghese” o con indumenti rossi meno visibili, ma tutti “Signori Rossi” nello spirito, nel cuore e nel pensiero. Cioè persone corrette, oneste, trasparenti, informate, consapevoli, indignate, attive, impegnate, disposte a presidiare i beni comuni e le istituzioni per una gestione etica e lungimirante, oltre che, naturalmente, partecipata.
“Mi manifesto”, la performance teatrale guidata dal coreografo Mauro Lizzi, che ha coinvolto anche alcuni attori torinesi e tanti è stata divertente e coinvolgente. Protagoniste assolute sono le mani: simbolo delle tangenti (le note “Mani pulite”, restate purtroppo spesso impunite) e strumento del fare, dell’azione, per metafora quindi sono il segno dell’impegno civico e sociale (e talora politico) per i Signori Rossi.

L’azione dei Signori Rossi prosegue costituendosi in associazione, la cui sede legale, in collaborazione con Libera, è in via Salgari 7 a Torino, in un immobile confiscato alla camorra nel ’96 e utilizzato per attività di pubblica utilità.

Alberto Robiati, fondatore con Stefano Di Polito e Raphael Rossi, dell’associazione Signori Rossi Corretti non Corrotti: “Abbiamo dimostrato che Raphael non era l’unico Rossi a pretendere giustizia. Noi ci abbiamo messo le idee per comunicare con la cittadinanza e le strategie per organizzare diverse azioni dimostrative, nelle piazze, sul web e sui social media. L’abbiamo dovuto fare con molta creatività, perché è stato un impegno volontario, svolto nei ritagli di tempo e totalmente a budget zero”.

L’associazione organizzata sul territorio con gruppi regionali in Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Toscana, Lazio, Sardegna, Campania e Puglia lavorerà in partnership anche con altri soggetti attivi sul territorio sugli stessi temi e per affinità di valori: Avviso Pubblico, il Master di Analisi Prevenzione Contrasto della criminalità organizzata e della corruzione dell’Università di Pisa, Acmos, Benventuti in Italia, Flare, l’associazione Comuni Virtuosi, Slow Food.

L’attività comprende anche un servizio volontario – l’SOS corruzione – svolto con esperti legali per aiutare e orientare chi si trova in vicende di corruzione. Sono oltre un centinaio i casi esaminati in circa un anno. Alcuni di questi sono stati portati all’attenzione dei media e saranno oggetto di prossime azioni dei Signori Rossi.

LA CAMPAGNA NAZIONALE DI PUBBLICA UTILITÀ

Nel giorno della sentenza Amiat è iniziata una campagna nazionale di pubblica utilità per sensibilizzare alla lotta alla corruzione: “La corruzione è nascosta – commenta Stefano Di Polito – per questo vogliamo rendere manifesta la lotta alla corruzione e accrescere la visibilità sui processi in corso. L’idea è di contrastare “il virus” della corruzione proprio attraverso campagne virali”.

È stato pubblicato un video ripreso dalla performance MI MANIFESTO! che affiancherà la campagna partita in questi giorni “Spot anti-corruzione fatti a mano” in cui chiunque è invitato a contribuire con foto o video con protagoniste le mani per sensibilizzare sui gravi costi causati dalla corruzione e promuovere la cultura etica nella pubblica amministrazione.

 

[ SPOT ANTI-CORRUZIONE FATTI A MANO ]

Campagna di pubblica utilità ideata da Stefano Di Polito e Alberto Robiati – www.laboratoriocreativo.com.

“MAI PIU’ CON LE MANI IN PASTA!”

 

 

[ SPOT ANTI-CORRUZIONE FATTI A MANO ] – MI MANIFESTO!

Partecipa alla campagna: invia e condividi foto / video delle tue MANI PULITE! :)

Ogni cittadino può “manifestarsi” e “dare una mano” inviando foto e video brevissimi e del tutto artigianali che simboleggiano la lotta alla corruzione (per esempio basta la foto della propria mano e la scritta “MI MANIFESTO”)

 

“MI MANIFESTO!” – Venerdì 6 luglio a Torino

[ venerdì 6 luglio dalle 8 alle 9 di mattina ]

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-> indossa un indumento rosso (a scelta: maglietta, cappellino, bandana…)
-> presentati alle 8 davanti al Palazzo di Giustizia a Torino (c.Vittorio Emanuele II n.130)
-> partecipa alla “coreografia delle mani rosse” guidata dal coreografo Mauro Lizzi
-> noi porteremo tinta atossica di colore rosso per colorare le mani; tu porta salviette umidificate (basta una passata e il colore sparisce, dicono…)
-> organizziamoci per fare video e fotoreportage che ci permetterano di far proseguire il movimento anche su web, viaggiando nello spazio (in tutta Italia e all’estero) e nel tempo (nei mesi e negli anni futuri)
-> confema la tua partecipazione inviando una email a signorirossi@gmail.com
(NB: chi vuole può assistere all’udienza, dalle ore 9 in poi nell’aula 44, altrimenti ognuno è libero di portare altrove il manifesto dei Signori Rossi!)
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In occasione dell’udienza del processo sulle tangenti all’Amiat di Torino, i Signori Rossi MANIFESTANO di fronte al Tribunale per promuovere la cultura etica nella pubblica amministrazione e la gestione lungimirante, efficiente, competente, trasparente e partecipata dei beni comuni.
I giudici avevano definito il processo “di rilevanza sociale” alla prima udienza nel gennaio scorso: saremo in aula per rappresentare i cittadini e la collettività.

Il movimento, innescato nel 2011, SI MANIFESTA decidendo di costituirsi in associazione – www.signorirossi.it – e organizzandosi sul territorio nazionale, con le prime sedi in Piemonte, Lombardia, Toscana, Lazio, Campania e Puglia (in attesa che si attivino nuovi gruppi in altre regioni).
In accordo con Libera, la sede legale è in via Salgari 7 a Torino, in un immobile confiscato alla mafia e ora utilizzato per servizi di pubblica utilità (con il Performing Media Lab).

I milioni di cittadini onesti e corretti, animati da senso etico nell’agire di ogni giorno, ma che si sentono soli e isolati, sono a tutti gli effetti “Signori Rossi”. Ora scegliamo di MANIFESTARCI e condividere l’impegno civico concreto con la maggioranza degli italiani mossi dai medesimi principi e che pretendono di essere amministrati in modo etico (e dunque: lungimirante, efficiente, competente, trasparente e partecipato).

La missione e il MANIFESTO dei Signori Rossi esprimono il modo in cui applicare il valore della correttezza e attuare quotidianamente comportamenti etici.

MANIfestiamo affinché le “mani pulite” di corrotti e corruttori non restino “mani impunite”!

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CORRUZIONE: EHI, C’E’ ANCHE LA TUA PARTE!
Rivolgiamo in un senso positivo ed etico la tipica frase della “mazzetta” invitando chiunque a mettersi in azione.

Ecco come contribuire, facendo ognuno la propria parte:

-> seguire e sensiblizzare i cittadini sullo stato dei processi per corruzione in corso nella propria regione (i media di solito dimenticano di aggiornarci…)

-> sostenere chi denuncia la corruzione e testimonia in tribunale (spesso vengono isolati, danneggiati professionalmente e psicologicamente)

-> organizzare localmente mobilitazioni e azioni educative sul tema della corruzione e dell’etica nella pubblica amministrazione

-> chiedere alle Istituzioni locali di adottare la Carta di Pisa (codice etico elaborato da Avviso Pubblico) ed estendere la sua applicazione alle aziende pubbliche

-> presidiare le aziende che gestiscono i beni comuni per garantire etica (lungimiranza, efficienza, competenza, trasparenza, partecipazione)

BENVENUTI AI NUOVI SIGNORI ROSSI

Grazie al servizio di ieri sera a “Report” moltissime persone sono venute a conoscenza per la prima volta di questa iniziativa. Benvenuti a tutti! L’invito per ognuno di noi è sempre quello di spargere la voce, diffondere e promuovere una nuova cultura, etica e corretta, nell’amministrazione della cosa pubblica.

Sono anche arrivati centinaia di messaggi. E alcuni di voi hanno scritto all’SOS corruzione: grazie! Adesso vi chiediamo di avere pazienza per alcuni giorni perché prenderemo in considerazione ognuna delle vostre email e la inoltreremo ai tecnici richiedendo una risposta specialistica. Per fare questi passaggi servirà del tempo poiché, lo ricordiamo, SIAMO TUTTI VOLONTARI e cerchiamo di dare il nostro contributo non appena riusciamo, nel tempo libero da lavoro e da impegni privati (famiglia ecc). Grazie per la comprensione!