Mediatrade, a Roma chiuse le indagini

CORRIERE DELLA SERA

BERLUSCONI A RISCHIO PROCESSO MA INCOMBE LA PRESCRIZIONE

Mediatrade, a Roma chiuse le indagini

Compravendita dei diritti tv, agli indagati contestati i reati di evasione e violazione delle norme tributarie

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi
MILANO – La Procura di Roma ha chiuso le indagini sulla compravendita dei diritti televisivi Mediatrade contabilizzati nei biennio 2004-2005. Per il premier Silvio Berlusconi, per il figlio Pier Silvio e per altri 10 tra dirigenti e amministratori di società si va ora verso la richiesta di rinvio a giudizio. Anche se sulla vicenda incombe il rischio della prescrizione. Agli indagati, a seconda delle posizioni, sono contestati i reati di evasione fiscale e di violazione delle norme tributarie. Gli inquirenti ipotizzano una frode fiscale di 10 milioni di euro.

STRALCIO – L’indagine romana è uno stralcio della più ampia vicenda al vaglio della magistratura milanese ed è finita, per competenza territoriale, nella capitale poiché nel periodo oggetto delle presunte irregolarità fiscali la sede legale di una delle società implicate, Rti, era nella capitale. Al centro della vicenda, in sostanza, l’ipotesi che siano stati gonfiati i prezzi dei diritti acquistati presso alcune importanti società di produzione (major) statunitensi. Si tratterebbe di operazioni di sovrafatturazione fatte, attraverso società di intermediazione americane, che avrebbero consentito ad Rti e Mediatrade, controllate da Fininvest, di scaricare, ai fini delle detrazioni fiscali, cifre superiori a quelle effettivamente sborsate. Inoltre, la differenza tra le somme investite e quelle indicate nelle fatture (allegate ai bilanci societari) sarebbero, sempre per l’ipotesi di accusa della procura, state utilizzate per la creazione di fondi neri attraverso un complesso giro che avrebbe portato il danaro dapprima in estremo oriente e, quindi, in Italia. (Fonte Ansa)
30 giugno 2011 15:48

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