Iniziative

MI MANIFESTO! – La fotogallery di Michele D’Ottavio


CORRETTI non CORROTTI – Images by Michele D’Ottavio

Tra i molti professionisti che hanno prestato volontariamente il loro servizio ai Signori Rossi, ringraziamo il fotografo Michele D’Ottavio – www.micheledottavio.com – che ha realizzato un servizio fotografico in occasione di “MI MANIFESTO!”

MI MANIFESTO! – campagna nazionale contro la corruzione

Si ringraziano per il prezioso aiuto il coreografo Mauro Luzzi e i moltissimi Signori Rossi che “si sono manifestati” davanti al Palagiustizia di Torino, nel giorno della sentenza del processo che ha visto Raphael Rossi testimone di giustizia.

Il video è stato ideato da Stefano Di Polito e Alberto Robiati e realizzato da Stefano Sburlati.

[ SPOT ANTI-CORRUZIONE FATTI A MANO ]

Campagna di pubblica utilità ideata da Stefano Di Polito e Alberto Robiati – www.laboratoriocreativo.com.

“MAI PIU’ CON LE MANI IN PASTA!”

 

 

[ SPOT ANTI-CORRUZIONE FATTI A MANO ] – MI MANIFESTO!

Partecipa alla campagna: invia e condividi foto / video delle tue MANI PULITE! :)

Ogni cittadino può “manifestarsi” e “dare una mano” inviando foto e video brevissimi e del tutto artigianali che simboleggiano la lotta alla corruzione (per esempio basta la foto della propria mano e la scritta “MI MANIFESTO”)

 

“MI MANIFESTO!” – Venerdì 6 luglio a Torino

[ venerdì 6 luglio dalle 8 alle 9 di mattina ]

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-> indossa un indumento rosso (a scelta: maglietta, cappellino, bandana…)
-> presentati alle 8 davanti al Palazzo di Giustizia a Torino (c.Vittorio Emanuele II n.130)
-> partecipa alla “coreografia delle mani rosse” guidata dal coreografo Mauro Lizzi
-> noi porteremo tinta atossica di colore rosso per colorare le mani; tu porta salviette umidificate (basta una passata e il colore sparisce, dicono…)
-> organizziamoci per fare video e fotoreportage che ci permetterano di far proseguire il movimento anche su web, viaggiando nello spazio (in tutta Italia e all’estero) e nel tempo (nei mesi e negli anni futuri)
-> confema la tua partecipazione inviando una email a signorirossi@gmail.com
(NB: chi vuole può assistere all’udienza, dalle ore 9 in poi nell’aula 44, altrimenti ognuno è libero di portare altrove il manifesto dei Signori Rossi!)
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In occasione dell’udienza del processo sulle tangenti all’Amiat di Torino, i Signori Rossi MANIFESTANO di fronte al Tribunale per promuovere la cultura etica nella pubblica amministrazione e la gestione lungimirante, efficiente, competente, trasparente e partecipata dei beni comuni.
I giudici avevano definito il processo “di rilevanza sociale” alla prima udienza nel gennaio scorso: saremo in aula per rappresentare i cittadini e la collettività.

Il movimento, innescato nel 2011, SI MANIFESTA decidendo di costituirsi in associazione – www.signorirossi.it – e organizzandosi sul territorio nazionale, con le prime sedi in Piemonte, Lombardia, Toscana, Lazio, Campania e Puglia (in attesa che si attivino nuovi gruppi in altre regioni).
In accordo con Libera, la sede legale è in via Salgari 7 a Torino, in un immobile confiscato alla mafia e ora utilizzato per servizi di pubblica utilità (con il Performing Media Lab).

I milioni di cittadini onesti e corretti, animati da senso etico nell’agire di ogni giorno, ma che si sentono soli e isolati, sono a tutti gli effetti “Signori Rossi”. Ora scegliamo di MANIFESTARCI e condividere l’impegno civico concreto con la maggioranza degli italiani mossi dai medesimi principi e che pretendono di essere amministrati in modo etico (e dunque: lungimirante, efficiente, competente, trasparente e partecipato).

La missione e il MANIFESTO dei Signori Rossi esprimono il modo in cui applicare il valore della correttezza e attuare quotidianamente comportamenti etici.

MANIfestiamo affinché le “mani pulite” di corrotti e corruttori non restino “mani impunite”!

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CORRUZIONE: EHI, C’E’ ANCHE LA TUA PARTE!
Rivolgiamo in un senso positivo ed etico la tipica frase della “mazzetta” invitando chiunque a mettersi in azione.

Ecco come contribuire, facendo ognuno la propria parte:

-> seguire e sensiblizzare i cittadini sullo stato dei processi per corruzione in corso nella propria regione (i media di solito dimenticano di aggiornarci…)

-> sostenere chi denuncia la corruzione e testimonia in tribunale (spesso vengono isolati, danneggiati professionalmente e psicologicamente)

-> organizzare localmente mobilitazioni e azioni educative sul tema della corruzione e dell’etica nella pubblica amministrazione

-> chiedere alle Istituzioni locali di adottare la Carta di Pisa (codice etico elaborato da Avviso Pubblico) ed estendere la sua applicazione alle aziende pubbliche

-> presidiare le aziende che gestiscono i beni comuni per garantire etica (lungimiranza, efficienza, competenza, trasparenza, partecipazione)

12012012 FERMIAMO LA PROFEZIA DEI MAYA: STOP ALLA CORRUZIONE!

Il 12 01 2012 a Torino inizia il processo per tentata corruzione in cui Raphael Rossi è testimone di giustizia. Gli fu proposta una tangente da più di 100.000 € per avallare l’acquisto di un macchinario inutile da parte dell’Amiat, azienda pubblica per la raccolta rifiuti torinese, di cui era vicepresidente. Rifiutò la tangente e denunciò la vicenda, che portò agli arresti dei colpevoli. Per approfondire.

  • Se non inviterai 12 amici a questo evento su Facebook la maledizione dei Maya si abbatterà sull’Italia e la piaga della corruzione causerà danni economici nel 2012 per altri 60 miliardi di € come successo nel 2011.
  • Se non pubblicherai su 12 profili di amici questo appello l’Italia si confermerà nelle classifiche di Transparency International al 69° posto, alle spalle di Namibia e Ruanda e quartultima in Europa, dopo aver perso 36 posizioni in 15 anni.
  • Se non chiederai a 12 amici di diventare fan dei “Signori Rossi” non entrerà in vigore neppure nel 2012 la legge contro la corruzione ferma in Parlamento e riceveremo una multa salatissima dall’Unione Europea.
  • Se non racconti a 12 persone la vicenda di Raphael Rossi i testimoni di giustizia continueranno a essere isolati sul lavoro, perderanno incarichi pubblici e dovranno pagarsi le spese legali, come successo a lui.
  • Se non spedirai a 12 indirizzi email questo appello la maggior parte dei giornalisti italiani continuerà a non dare visibilità ai casi di corruzione per evitare di infastidire politici e potenti imprenditori, come successo nel caso Amiat.

Se non vuoi che la corruzione continui a distruggere il nostro Paese, diventa fan di WWW.SIGNORIROSSI.IT E COSTRUISCI CON NOI NUOVE INIZIATIVE PER PRETENDERE MAGGIORE TRASPARENZA ED ETICA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.

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